facile

In questa pagina:

Questa pagina potremmo anche chiamarla “primi passi” oppure “cominciamo”. Bene allora, con calma, facciamo alcune cose semplici.

Uova all’occhio di bue  (tempo 10′ circa)
Due uva al tegamino o due uova al burro o all’occhio di bue. Chiamale come vuoi. Non farti impressionare da quello che si sente dire: “fare l’uovo al tegamino sembra facile ma è una delle cose più difficili in cucina!”. 

Iniziamo:

2 uova fresche (meglio se acquisti quelle bio o da allevamento a terra, grandezza media)

una noce di burro, (vuol dire un pezzetto di burro circa 2,5×2,5×2,5 cm (acquista burro buono, almeno 6-7 € al kg)

1 cucchiaio di olio e.v.o. (extra vergine di oliva) non è obbligatorio, ma a me piace. (olio italiano almeno 6€ al litro)

sale fino, pepe macinato. (il pepe, nero in grani, lo trovi in comodi barattolini anche con macinino incorporato. oh se non lo trovi va bene quello già macinato)

padella antiaderente da 20 cm e coperchio (poi nella preparazione ti spiego cosa serve il coperchio).

Preparazione

Metti il burro e il cucchiaio d’olio nella padella e metti la padella sul fuoco, non molto alto, tanto che il burro fonda senza fumare;

appena il burro è completamente fuso, muovi un po’ la padella per distribuire (e mischiare) burro e olio su tutto il fondo.

Parte difficile! Rompere le uova! lo puoi fare battendo il guscio sul bordo della padella o usando un coltello o una forchetta e tenendo l’uovo nel palmo della mano, devi colpire il guscio. In ogni caso il colpo deve tagliare il guscio ma non rompere il tuorlo (il giallo dell’uovo). Una volta creata questa “fenditura” nel guscio, con le mani apri completamente il guscio e lascia scivolare albume (bianco dell’uovo) e tuorlo nella padella. Resta sopra la padella per fare questa operazione. Ripeti con il secondo uovo. Cerca di versare le uova una accanto all’altra. L’albume si rapprenderà in fretta, quindi metti un pizzico di sale e uno di pepe. Alza il fuoco.

A questo punto aspetta che l’albume sia tutto rappreso e sono pronte. Se vuoi che non ci sia traccia di albume da rapprendere, copri la padella con un coperchio, basta 1 minuto, caso mai abbassa il fuoco. Fatto!

Prendi un piatto e versa con un po’ di delicatezza le uova direttamente dalla padella. Il tutto dovrebbe facilmente scivolare dalla padella al piatto. Se preferisci usa una spatola per prelevare le uova e poi versa il condimento sopra le uova. Due fette di pane casereccio nel bordo del piatto e buon appetito!

Spaghettata per due (tempo circa 10′ da quando bolle l’acqua, dipende dal tempo di cottura della pasta)
Prendi una pentola da circa 3 litri (più o meno diametro 16 cm e altezza 15 cm)  , riempila per 2/3 di acqua, metti il coperchio e mettila sul fuoco. Finché attendi che l’acqua bolla, pesa 200 g di spaghetti. Diciamo che facciamo spaghetti per due. 100 gr di spaghetti per una persona dovrebbe essere una dose giusta. Tuttavia la quantità è soggettiva. Pentola e acqua restano invariati anche per dosi un po’ più alte di pasta.

Nel nostro caso stiamo parlando di pasta secca di grano duro senza uova. Gli spaghetti hanno “misure” diverse e volendo dare un’idea basandoci sulle “misure” di una nota casa italiana produttrice di pasta, potrai utilizzare o il n.3 (più fini) o il n.5 (un po’ più grossi). Alcuni produttori indicano “spaghettini” i più fini. Va a gusti e cambia un po’ il tempo di cottura, che comunque troverai indicato nella confezione.

Quando l’acqua bolle, devi salarla con sale grosso, circa un cucchiaio da minestra raso. Butta gli spaghetti. Quando affondano (si ammorbidiscono) dai una mischiata con un forchettone o una pinza da cucina. Se l’acqua bolle troppo e tenta di fuoriuscire, abbassa un po’ il fuoco, ma l’acqua deve sempre bollire.

Ogni tanto mescola, controlla la consistenza (cottura) e se va bene di sale, assaggia uno spaghetto, verso fine tempo di cottura.

Se va bene, spegni e versa la pasta in un colapasta, scuoti per togliere l’acqua in eccesso e poi dividi gli spaghetti su due piatti. Per condire vedi più avanti.

 Sugo al pomodoro (concentrato) veloce (sughetto svelto) (tempo 7-8′)

Condiamo gli spaghetti. Qui si aprirebbe il mondo, i condimenti sono, vorrei dire, infiniti. Ora però prepareremo quello che io chiamo “sughetto svelto”. Praticamente un sugo a base di concentrato di pomodoro. Buono così come lo faremo ora ma anche utilizzabile come base per altri sughi semplici ma più ricchi.

Prendi un tegame piccolo (14 cm) e basso con coperchio, metti la noce di burro e 2 cucchiai di olio e.v.o., accendi il fuoco, metti 2 cucchiai (non troppo pieni) di triplo concentrato di pomodoro (è nei tubetti di famosa marca di concentrato).
Mentre si scioglie il burro mischia con un mestolino o con un cucchiaio in modo che il concentrato si amalgami con burro e olio. lascia un po’ soffriggere. Aggiungi 2 pizzichi di sale e un po’ di pepe. mischia, aggiungi 4-5 cucchiai di acqua e mischia fino ad ottenere un composto cremoso. Metti un paio di cucchiai di latte (nella cucina italiano, salvo qualche eccezione, il latte non viene usato, ma qui serve per togliere un po’ di acidità al sugo). Se il sugo ti sembra troppo denso aggiungi ancora acqua, metti il coperchio, lascia cuocere, abbassando un po’ il fuoco, per qualche minuto. Fatto!

Versa qualche cucchiaiata del “sughetto svelto” sugli spaghetti fatti come spiegato sopra, una spolverata di grana e buon appetito!

Brodo

brodo di carne e brodo vegetale (tempo 1h)

Innanzi tutto diciamo che il brodo non serve solo per farsi una minestra ma è anche indispensabile per i risotti e utile per “bagnare” arrosti o altre preparazioni gastronomiche.

Iniziamo col mettere in una pentola 2 litri d’acqua (sia per brodo di carne che per quello vegetale).

Brodo di carne. Qui sorge un piccolo dilemma: la carne va messa nell’acqua che bolle o a freddo?

Normalmente si mette tutto a freddo. La carne bollita può essere, anche in questo caso, mangiata (vedremo come in un’altra ricetta).

Il nostro brodo sarà “misto”, cioè con carni di gallina e manzo. Se hai un macellaio di fiducia fatti dare un quarto di gallina e un pezzo di (500 gr) di manzo. Può essere muscolo, cappello del prete (buoni da mangiare da bolliti), biancostato. Al supermercato trovi delle vaschette già pronte con le parti di carne utili al nostro scopo.

Prendi una carota (non molto grande), mezza gamba di sedano, una cipolla (non molto grossa).

Pulisci le verdure, sbucciando la cipolla, decorticando la carota, ripulendo il sedano da eventuali parti appassite o sporche. Metti tutto nella pentola. Aggiungi un mezzo cucchiaio di sale grosso. Volendo si può anche mettere una mezza foglia di alloro.

Metti il coperchio e porta tutto a ebollizione. Quando l’acqua bolle, abbassa un po’ il fuoco in modo che il bollore non sia troppo intenso, fai andare per un’ora. Se serve bisogna schiumare il brodo. Ogni tanto dai un’occhiata e se vedi in superficie della “schiumina” marroncina, prendi una schiumarola e passando a “pelo di brodo” rimuovila.

Trascorso il tempo indicato il brodo è fatto!

Brodo vegetale. 2 carote, una gamba di sedano, 2 cipolle, 1 spicchio d’aglio (se ti piace), mezza foglia di alloro, 2 chiodi di garofano, 2 pizzichi di pepe. Tutto in pentola, aggiungi mezzo cucchiaio di sale grosso. Porta ad ebollizione, poi abbassa un po’ il fuoco in modo che il bollore non sia troppo forte. A termine del tempo, filtra con un colino il brodo in un altro contenitore. Fatto!

Oggi in commercio ci sono brodi confezionati in “brick” da litro o anche mezzo litro. Ci sono di carne, vegetali, di solo pollame. Sono un ripiego velocissimo e utilissimo per poter preparare tutto ciò in cui serve il brodo, di un tipo o dell’altro.