catamarani a motore
una soluzione ottimale per il diportista
Vedi anche: arriva l’ecologia in nautica
luglio 2021
Lo yacht ossia il panfilo, viene rappresentato per lo più nella forma slanciata di un monoscafo con sopra due o tre ponti con spazi all’aperto per prendere il sole ed ammirare le meraviglie della crociera e all’interno saloni, cabine, servizi, per l’armatore, gli ospiti e l’eventuale equipaggio. Il tutto navigando in tranquillità, sicurezza e benessere, nel confort e nell’eleganza. In sintesi: più è lungo, più ci sono di queste cose e più costa.
E se il monoscafo, lo scafo unico, diventasse un catamarano?
Stabilità, risparmio, confort a parità di lunghezza rispetto ad un monoscafo.
E’ presto detto, avremo uno yacht che a parità di lunghezza ha il 60-70% di spazio in più. E’ più stabile, sia in navigazione che all’ancora, i due scafi, infatti, costituiscono una larghissima base d’appoggio. Non serve portarlo in planata, dato il rapporto favorevole tra lunghezza e larghezza, per raggiungere buone velocità.
Prendiamo ad esempio il francese Fountaine Pajot MY4.S. Un 11 metri che può avere fino a 4 cabine con letti matrimoniali e 2 bagni. Fountain Pajot produce MY5 (era MY40) un 13 metri spaziosissimo, con dei consumi molto inferiori ad un pari lunghezza monoscafo, ha un flybridge di 16 mq. Monta 2 motori Volvo Penta IPS400 da 300 CV, con joystick. E ancora MY6 (era MY44) un 15 metri. con la piattaforma, e la doppia motorizzazione Volvo Penta IPS (IPS500 oppure IPS600) che permette un contenimento dei consumi e una grande manovrabilità.
Non si può tralasciare il Powercat 10 dello studio di progettazione AkesDesign, italianissimo. E’ un natante! Metri 9,99 di lunghezza (11,60 fuori tutto), larghezza 5,20m, pescaggio 0,40 m. Può essere realizzato sia in alluminio che in vetroresina. La doppia motorizzazione si può scegliere fra due potenze (2×115 o 2×350 cv) ed essere entrobordo o fuoribordo. Ha tutti i confort degni di uno yacht. Gli interni sono personalizzabili secondo i gusti dell’armatore.
Il catamarano è una tipologia di barca che offre una grande stabilità in navigazione e un aumento degli spazi utilizzabili per il soggiorno ed il benessere di equipaggio e ospiti.
Quale scelta fare? Catamarano o scafo tradizionale.
Quale scelta fare avendo davanti una imbarcazione con scafo “tradizionale” e un catamarano? La risposta buona per tutto e per tutti non c’è. Ma se si vuole una imbarcazione per poterci stare anche per lunghi periodi, per crociere dove la stabilità e la tranquillità sono prioritarie, con grandissima manovrabilità e magari a parità di lunghezza, dei consumi più contenuti, forse l’ago della bilancia si sposta sui catamarani.
Costo dell'ormeggio
Un problema si può ancora trovare nei costi all’ormeggio che possono aumentare dal 50% al doppio rispetto a un monoscafo. Pensiamo che un catamarano da 11 metri arriva a circa 6 metri di baglio massimo, un monoscafo non arriva ai 4 metri.
In Italia non c’è ancora grande sviluppo di catamarani, ma ci si può attendere un orientamento anche verso questa tipologia di scafi che sta prendendo piede.
catamarano a propulsione elettrica
Se poi le motorizzazione endotermiche fossero sostituite con motori elettrici e si arrivasse al catamarano che produce autonomamente tutta l’energia (sostenibile) ecologica, si sarebbe arrivati alla quadratura del cerchio.
(vedi il nostro articolo sulla propulsione elettrica).
Imbarcazioni di questo tipo effettivamente ce ne sono: Alva Yachts Ocean Eco 60 EX, cantiere tedesco, 16 metri con un baglio di più di 10. La carica viene dai pannelli solari e da un generatore ausiliario, che può essere sostituito da una fuel cell a idrogeno per uno yacht a emissioni zero. C’è anche il modello più grande il 90 EX, ma qui parliamo di una nave, 27 metri per 14 di larghezza.
Silent-Yachts con la gamma da 55 a 80 piedi, imbarcazioni oceaniche, completamente elettriche ed ecologiche, ad emissioni zero.
A nostro parere c’è ancora strada da fare, ma la via è aperta e ci porterà a vedere grandi realizzazioni.
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